Madrid (Spagna) – Nuova giornata di proteste degli “indignados” in Spagna. Migliaia di persone hanno marciato per le strade di Madrid, Barcellona, Valencia e Siviglia contro l’alto tasso di disoccupazione e l’incapacità dei politici di affrontare la crisi. Il primo ministro José Luis Rodríguez Zapatero ha detto di aspettarsi comunque un clima tranquillo: “Una regola sacra della democrazia è esercitare i propri diritti in maniera pacifica”. Nella capitale i manifestanti sono partiti da sei punti diversi per poi confluire nella centrale piazza Neptuno, vicino alla sede del Parlamento. Molti di loro portavano striscioni con su scritto: “Marciamo insieme contro la crisi”.
In Spagna il tasso di disoccupazione è del 21,3% e nella fascia tra 16 e 29 anni raggiunge il 35%. Le proteste sono iniziate il 15 maggio scorso, a una settimana dalla sconfitta del partito del premier nelle elezioni amministrative. “Questa crisi è stata creata dal sistema finanziario capitalista, ma a pagare siamo noi”, ha detto uno dei manifestanti, il 58enne Antonio Cortes, aggiungendo che “i lavoratori non dovrebbero essere costretti a sopportare il peso di tutti i tagli”.