MADRID, 25 GEN – La procura generale di Madrid ha rifiutato di aprire una indagine su un possibile coinvolgimento della figlia minore di re Juan Carlos di Borbone, l'Infanta Cristina, nelle presunte malversazioni di cui e' accusato il marito Inaki Urdangarin. Lo riferisce El Mundo online. Il genero del re e' stato incriminato per presunta corruzione e dirottamento di fondi pubblici nello scandalo della fondazione Noos, da lui presieduta dal 2004 al 2006. Urdangarin e' accusato fra l'altro di avere deviato verso la societa' Aizoon, di cui e' proprietario al 50% con la moglie, parte dei fondi pubblici versati a Noos dai governi regionali di Valencia e Baleari, grazie a un sistema di fatture false o gonfiate.
Finora l'Infanta non e' stata indagata. In una denuncia presentata alla procura generale l'avvocato Fernando Pamos ha chiesto l'avvio di una inchiesta anche nei suoi confronti, ritenendo ''impossibile'' che la figlia del re ''non fosse al corrente delle operazioni del marito'' che hanno consentito alla coppia di ''accumulare un ingente patrimonio''. ''Se si trattasse di qualsiasi altra persona, sarebbe gia' stata arrestata, o sottoposta a una minuziosa investigazione'' ha accusato Parnos, riferisce Europa Press. La procura ha respinto la denuncia dell'avvocato affermando che ''si basa solo su informazioni giornalistiche'' e non fornirebbe ''fatti'' sui quali indagare. Secondo l'avvocato invece contro l'Infanta potrebbero essere ipotizzati i reati di ''frode, malversazione nell'uso di fondi pubblici, contro il fisco e falsificazione di documenti commerciali''.
