Spagna, tregua dell’Eta? Il governo non si fida

La Spagna, quasi unanime, non si fida dell’annuncio dell’Eta di una generica tregua unilaterale – la 12/a dal 1981 – ritenuta ”insufficiente” da governo, opposizione e stampa. ”Il governo è scettico” ha detto il ministro dell’Interno, Alfredo Perez Rubalcaba, l’uomo che dal 2004 guida la strategia anti-Eta dell’esecutivo del premier socialista Josè Luis Zapatero.

”Non ci si puo fidare” del comunicato ”ambiguo” e ”insufficiente” del gruppo armato basco che si è fatto sentire ieri domenica 5 settembre: il governo, ha chiarito Rubalcaba, ”non cambierà una virgola alla sua politica contro il terrorismo”, non intende riaprire un dialogo con il gruppo armato – dopo le trattative fallite del 2006 – e esige che Eta ”rinunci alla violenza, completamente, per sempre”.

L’asserita interruzione delle ”azioni offensive armate” annunciata da Eta è una mossa tattica di una organizzazione oggi ”molto debole” dopo i duri colpi subiti in Francia, Spagna e Portogallo, ”che non ce la fa piu” e ”si ferma per ricostruirsi”. Nel mondo politico spagnolo solo la sinistra ‘abertzale’ (indipendentista radicale) dei Paesi Baschi, che da mesi chiede a Eta di abbandonare la lotta armata per consentire al movimento di partecipare alle amministrative basche del 2011, ha parlato di un ”contributo indiscutibile” verso la pace.

Il Partido Popolar, il principale partito di opposizione a Madrid, ha confermato il suo appoggio alla linea repressiva anti-Eta del governo: ”l’unico comunicato Eta che ci interessa è quello in cui annuncera’ il suo scioglimento”, ha seccamente reagito il leader del Pp Mariano Rajoy. Unanimi nel ritenere non credibile l’annuncio di Eta le prime pagine dei giornali. El Pais parla di un ”cessate il fuoco insufficiente”, Abc di ”una farsa di tregua per infiltrarsi nelle elezioni locali”, Per El Periodico ”Eta si ripete”, La Razon titola sul ”Nuovo inganno di Eta” e anche La Vanguardia parla di ”Tregua insufficiente”. In controtendenza solo Publico (sinistra), ritiene che ”Eta si muove” e vede un ”passo verso la pace” nel comunicato di ieri.

Dopo l’ultimo tentativo di dialogo fra governo e Eta di 4 anni fa, affossato dall’attentato all’aeroporto di Madrid del dicembre 2006 (due morti), il gruppo armato ha subito un’ondata di arresti, soprattutto in Francia, perdendo fra il 2008 e il 2010 sette capi militari successivi, due leader politici e decine di militanti. La cooperazione fra le polizie di Madrid, Parigi e Lisbona ha anche impedito a Eta di costituire nuove basi in Portogallo e Catalogna.

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