ROMA – Riesumato a Figueras, Spagna, il corpo imbalsamato di Salvador Dalì, il grande pittore surrealista spagnolo, a distanza di 28 anni dalla sua morte. L’esumazione dei resti è avvenuta nel Teatro-Museo dedicato all’artista per ricavare il DNA che verrà confrontato con quello di Pilar Abel, la 61enne che sostiene di essere sua figlia.
Il corpo di Dalì è stato trovato intatto, compresi i suoi baffi inconfondibili che, riporta l’Ansa “indicano sempre le 10 e 10” e i medici legali hanno prelevato campioni di tessuti, estratto dal corpo unghie, capelli e due ossa che saranno inviate all’Istituto Tossicologico Nazionale di Madrid.
Successivamente ci sarà un confronto con il DNA di Pilar Abel, che per lungo tempo ha lavorato come sensitiva in Catalogna. La donna, infatti, sostiene che la madre avrebbe avuto una relazione con l’artista quando lavorava a Cadaques, un pittoresco porto sulla Costa Brava, dove Dalì ha vissuto per anni.
Se le analisi confermeranno la paternità, scrive il Daily Mail, Abel sarebbe l’unica figlia di Dalì e avrebbe diritto ad almeno il 25% del patrimonio di uno dei pittori più celebri e prolifici del XX secolo e stimato, dopo la sua morte nel 1989, all’età di 84 anni, intorno ai 118 milioni di euro.