La stampa spagnola dà grande rilievo oggi alla sentenza di un giudice di Navarra, considerata un precedente importante in tempi di crisi, che ha dichiarato estinta una ipoteca su una casa dopo che il debitore l’aveva consegnata alla banca. Il giudice ha deciso che l’istituto di credito, in questo caso il Bbva, non può esigere dal suo cliente che continui a pagare per coprire la differenza fra il valore attuale della casa e quello, nettamente superiore, di quando era stato concesso il prestito, prima della crisi economica e dell’esplosione della ‘bolla immobiliare’ spagnola.
La sentenza è stata convalidata dal tribunale provinciale di Navarra. Bbva aveva dichiarato insolvente il cliente, cui aveva concesso un prestito di 70mila euro, fatto sequestrare e vendere all’asta la casa, che la stessa banca in fin dei conti in assenza di altre offerte aveva rilevato per 43mila euro (valutata 75mila nell’ipoteca). L’istituto di credito chiedeva al cliente ancora il pagamento della differenza più gli interessi, circa 37mila euro. Il giudice ha però respinto il ricorso del Bbva e dichiarato estinto il debito con la consegna alla banca della proprietà della casa: il deprezzamento dell’immobile, ha scritto, è conseguenza diretta ”della crisie conomica che subisce non solo questo paese ma buona parte del mondo”.
”Una situazione, ha aggiunto, che trova origine nella cattiva gestione del sistema finanziario, di cui sono protagoniste le banche”. Il Bbva ha annunciato che farà ricorso. L’Associazione banche spagnole (Aeb) ha duramente criticato la decisione del giudice, affermando che ”è una sentenza aneddotica e isolata che non va da nessuna parte” e che ”gli argomenti giuridici sono inconsistenti”.