Il testo prosegue: ”I professionisti della tauromachia respingono la decisione del parlamento catalano, chiedono che si ponga fine alla manipolazione politica della ‘Fiesta’ ed esigono garanzie sul proprio diritto al lavoro”. Il documento è stato letto in tutte le piazze spagnole dove si sono svolte corride, su iniziativa de “la Mesa del Toro”, l’associazione che difende le corride.
I toreri, così come i conservatori all’opposizione, ritengono che la corrida sia ostaggio degli indipendentisti catalani che avrebbero vietato la corrida in Catalogna perché ”simbolo della Spagna”.