MADRID – ''Allora devo chiederle di abdicare!'': la stampa spagnola racconta la curiosa conversazione fra una ragazza repubblicana e il principe ereditario di Spagna, Felipe di Asturie, figlio primogenito e futuro successore di re Juan Carlos di Borbone.
Il dialogo fra i due si è svolto a Pamplona. Felipe usciva dal Palazzo dei Congressi con la moglie Letizia dopo una cerimonia ufficiale, quando fra la piccola folla che lo attendeva fuori, tenuta a distanza dalla sicurezza, una ragazza lo ha chiamato: ''Una domanda per favore!''. Lui si è avvicinato, probabilmente convinto fosse una ''aficionada''.
Invece si è trovato di fronte Laura Perez, giovane laureata in Legge, repubblicana convinta. ''Con tutto il rispetto, quando sarà re, avrà l'onestà di proporre un referendum su monarchia o repubblica?'' ha chiesto la giovane.
Felipe non se l'aspettava. ''Non spetta a me convocare un referendum'', ha risposto, aggiungendo che, ''per responsabilità politica'', non intende rinunciare al suo futuro incarico di re.
''Ma non sarebbe una cosa irresponsabile chiedere ai cittadini che cosa vogliono'', ha replicato la ragazza. Felipe ha coinvolto il presidente della Regione Navarra che lo accompagnava: il nazionalista conservatore Miguel Sanz è intervenuto con irritazione: ''Sappiamo che la Seconda Repubblica è finita male'' (è stata rovesciata nel bagno di sangue della Guerra Civile del 1936-39 dal futuro dittatore Francisco Franco, ndr), è sbottato.
E, riferisce Publico, è intervenuta anche una guardia del corpo del Principe: ''E' l'unico problema che hai nella vita?'' ha chiesto sgarbatamente alla ragazza. Ma lei non si è fatta intimidire.
''Allora non mi resta che chiederle di abdicare'' ha detto al principe. ''Non sapeva più che cosa dirmi'' ha spiegato poi a Publico. Felipe si è innervosito, vedendo una telecamera riprendere la conversazione: ''Cosi ha avuto il suo minuto di gloria, tutto ciò non ci porta da nessuna parte'' ha detto alla ragazza. Poi si è allontanato. ''Non ho potuto trattenermi'', spiega lei, E ha gridato: ''Viva la Repubblica!''.