Madrid – Non solo l'economia tedesca ma anche quella spagnola ha registrato un rallentamento della crescita nel secondo trimestre, attestata allo 0,2% del Pil, un decimo in meno rispetto al primo trimestre, secondo i dati diffusi oggi dall'Istituto nazionale di statistica.
Su base annua, il Pil e' aumentato ad aprile dello 0,7%, rispetto allo 0,8% registrato nei primi tre mesi dell'anno. Tuttavia, a parte la lieve decelerazione, l'economia spagnola accumula tre trimestri consecutivi di crescita, rispetto ai dati negativi segnati lo scorso anno e conferma la "debole ripresa" stimata dalla Banca di Spagna nell'ultimo bollettino economico. Quest'ultima è dovuta in parte alla contrazione della domanda nazionale (-0.2% nel secondo trimestre rispetto a quello precedente), in un quadro segnato dall'''aggravamento della crisi del debito sovrano nell'eurozona''.
Per il supervisore, l'evoluzione ancora negativa del mercato del lavoro, con circa 5 milioni di disoccupati, unita alla caduta dei redditi familiari, costituisce un contesto poco propizio alla spesa delle famiglie e agli investimenti.
E un rallentamento si registra anche sul fronte del fatturato dell'industria, aumentato a giugno del 5,1% rispetto allo stesso mese del 2010, ma di tre punti e mezzo inferiore all'incremento registrato a maggio (8,6%), secondo i dati dell'Ine. In ogni caso il fatturato dell'industria conferma un trend positivo, in aumento da 18 mesi consecutivi.
Intanto, in un ambiente di volatilità dei mercati, il Tesoro iberico ha collocato oggi 5,695 miliardi di euro in bond a 12 e 18 mesi, nella prima asta effettuata dopo l'acquisto da parte della Banca centrale europea di titoli spagnoli e italiani per 22 miliardi di euro, sul mercato secondario del debito, che ha diminuito il differenziale di rischio di entrambi i Paesi.
L'organismo pubblico ha collocato oggi bond a 12 mesi per 4,154 miliardi di euro a un interesse marginale del 3,4%, rispetto al 3,76% della precedente asta; e titoli a 18 mesi per 1,541 miliardi, con un interesse del 3,65% rispetto al 3.98% precedente.
La crisi economica e gli attacchi contro il debito spagnolo dei giorni scorsi hanno costretto il premier, Jose' Luis Rodriguez Zapatero, a rinunciare a gran parte delle vacanze programmate. Dopo la breve pausa ferragostana nel parco naturale di Doñana, in Andalusia, Zapatero e' rientrato oggi al Palazzo della Moncloa per preparare il consiglio strardinario dei ministri, previsto per venerdi' 19 agosto, che dovra' approvare ulteriori misure di riduzione del deficit, con tagli della spesa farmaceutiva e un anticipo del pagamento dell'imposta sulle societa' per le imprese, per assicurare liquidità all'amministrazione. Venerdi' Zapatero ha in agenda anche un incontro col Papa, che giovedì 18 agosto giungera' a Madrid per la dodicesima Giornata Mondiale della Gioventù, in programma da oggi a domenica nella capitale.
