MADRID – Spariti i gioielli appartenuti ad Alessandro Magno e a Fátima az-Zahra, quarta figlia di Maometto. Colpo grosso all’AC Hotel Cuzco di Madrid dove si stava svolgendo una vendita privata tra la società spagnola proprietaria dei tesori e due papabili acquirenti di origine ucraina. Un bottino stimato intorno ai 100 milioni di euro.
La faccenda è piuttosto singolare, tant’è che la polizia spagnola non parla propriamente di furto ma di “appropriazione indebita“. L’aspetto più inusuale della vicenda è proprio il tipo di compravendita che spagnoli e ucraini stavano concludendo. Generalmente questo genere di preziosi vengono venduti tramite asta.
La trattativa diretta, tra l’altro, andava avanti da mesi, con gli spagnoli che avevano visto sfumare, una dopo l’altra, tutte le proposte. Di qui il sospetto dei venditori che fosse tutta una truffa orchestrata dagli ucraini.
Ma le immagini delle telecamere di video sorveglianza dell’albergo sarebbero dalla parte degli acquirenti. Nei filmati si vede chiaramente che il venditore ha incontrato gli ucraini in una stanza per mostrare loro gli oggetti da collezione e trovare un accordo definitivo sul prezzo. I tre hanno poi raggiunto il proprietario del tesoretto al piano superiore per discutere l’affare finalmente concluso, lasciando i gioielli proprio in quella stanza. Al ritorno, però, era sparito tutto: la coppa d’oro, il cinturone e una parte di corazza risalente al IV secolo a.C. e appartenuti al condottiero, e un gioiello in oro fatto realizzare da Maometto per la figlia Fátima.
Al momento le autorità non hanno imposto alcun fermo agli ucraini: ritengono probabile l’ipotesi che i responsabili del furto abbiano agito per conto di un collezionista privato.