La lezione sta finendo e la maestra ricorda ai bambini che sarebbe carino se aderissero a una bella iniziativa ecologica. Si chiama 10:10. L’obiettivo è ridurre le emissioni di anidride carbonica del 10 per cento, per salvare la Terra dal surriscaldamento terrestre. “Nessun obbligo – aggiunge la maestra -. Quanti di voi sono interessati?”. Quasi tutti alzano le mani e solo in due sono disinteressati. “Va bene, non c’è problema”, dice la maestra e suona la campanella.
“Un’ultima cosa, prima che ve ne andiate”, dice. Sulla scrivania della maestra, accanto al mappamondo, c’è un aggeggio nero con un grande bottone rosso. La maestra lo preme e i due ragazzini esplodono, come in un attentato terroristico.
I compagni urlano per l’orrore. Il sangue imbratta le divise bianche. I brandelli dei corpi si spiattellano sui banchi. È la nuova frontiera delle campagne ecologiste, a cura del gruppo 10:10, finanziato dal governo inglese, sostenuto dal Guardian. Uccidere un inquinatore non è un reato. La scena splatter si ripete in un ufficio, in un campo di calcio. «Nessun obbligo», ma stessa esplosione e stesso spargimento di sangue.
Il Daily Telegraph ha parlato di “eco-fascismo”. L’Atlantic Monthly ha definito l’iniziativa “una via di mezzo tra una vendetta veterotestamentaria e un ambientalismo new age rivisti da Quentin Tarantino”.
I capi di 10:10 si sono scusati e il video è stato ritirato. Lo sceneggiatore è Richard Curtis, l’inventore di Mr. Bean, regista e produttore di commedie britanniche di successo. Tra i protagonisti il calciatore Peter Crouch e l’attrice Gillian Anderson (esplode anche lei). la musica è dei Radiohead.
Ecco il video: