LONDRA – Quando si dice che la realtà supera la fantasia: Stacey Comrford, 15 anni di Telford, cittadina nei pressi di Birmingham, è affetta dalla sindrome di Kleine Levin, volgarmente detta “sindrome della bella addormentata”: una rara patologia che colpisce circa mille persone in tutto il mondo. La malattia l’ultima volta l’ha costretta a un sonno di due mesi, per colpa del quale ha perso 9 verifiche a scuola e un compleanno.
I primi sintomi sono iniziati circa un anno fa, ma inizialmente il medico di base aveva scambiato la stanchezza cronica e la continua voglia di dormire di Stacey per semplice depressione adolescenziale. Dopo essersi sottoposta ad una serie interminabile di controlli per scongiurare la narcolessia, l’epilessia e persino un tumore al cervello, tutti con esito negativo, Stacey è stata ricoverata al Birmingham Children’s Hospital e qui un neurologo ha finalmente emesso la diagnosi corretta: la ragazza soffriva della sindrome di Kleine Levin.
La mamma Bernie, di 53 anni, spiega come sia difficile convivere con questa sindrome: “Non sai mai quando possa succedere, una volta l’ho trovata che dormiva sul pavimento della cucina”. Stacey non ricorda nulla dei momenti in cui dorme, tanto che per la madre è come avere due figlie diverse: “Lei pensa sia il giorno successivo e per me ogni volta è difficile spiegarle la realtà, come nel caso in cui ha dormito per due mesi”. Un po’ come convivere con Dottor Jeckyll e Mr Hide.
Da marzo Stacey prende il modafinil, uno stimolante che l’aiuta a restare sveglia e qualche miglioramento sembra esserci. “In effetti, mia figlia è più sveglia rispetto a prima e anche la sua qualità di vita sta migliorando – spiega la signora Comerford – anche se noi cerchiamo comunque di scherzare sulla sua malattia e di prenderla sul ridere, perché è il solo modo per andare avanti”.