Strage a Tolosa, investigatore Abgrall: "Killer ucciderà ancora"

PARIGI – Il killer della scuola ebraica di Tolosa ''e' programmato per uccidere e potrebbe ancora passare all'azione'': lo sostiene Jean-Francois Abgrall, investigatore privato e specialista dell'analisi criminale.

''E' programmato per uccidere. Per ora e' il solo senso che possiamo dare al suo agire – dice Abgrall – Non ha esitato a dare il colpo di grazia alle sue vittime (ha sparato tre volte sul corpo del professore e ha colpito alla testa la bambina afferrandola per i capelli, ndr.). Deve per forza uccidere''.

Secondo l'investigatore privato potrebbe ''certamente'' passare ancora all'azione: ''E' entrato in guerra – prosegue -. E' dentro una dinamica criminale. Utilizzando la stessa arma e lo stesso scooter vuole che si stabilisca il legame tra i suoi crimini. E in un certo senso questo lo rende vulnerabile: sono indicazioni che potrebbero facilitare il suo arresto''.

''Siamo di fronte a qualcuno che ha elaborato un progetto e che riesce a portarlo a termine senza problemi – osserva Abgrall – Il killer non spara sulle vittime a caso. Le sceglie in base a certe categorie particolari. A Montauban (durante l'agguato ai militari) ha persino risparmiato una passante perche' non faceva parte dei suoi obiettivi. Tutto questo presuppone che l'assassino abbia raccolto le sue informazioni e abbia ben preparato i suoi colpi. Inoltre ha una buona padronanza delle armi: sparare non e' cosi' semplice''.

Per l'investigatore ci sono ancora ''pochi elementi'' per stabilire un legame tra le differenti vittime (i militari di Tolosa e Montauban uccisi la scorsa settimana e il professore e i tre bambini della scuola ebraica di Tolosa morti ieri).

''Siamo di fronte a qualcuno – spiega -che e' andato fuori di testa e che vuole esprimere tutto il suo odio contro certe categorie di persone ben particolari: alcuni militari con un nome o un aspetto di origine straniera (tutti e tre i militari uccisi sono francesi di origine magrebina) e poi alcuni ebrei (le vittime della scuola ebraica sono tutte e quattro franco-israeliane)''. E conclude: ''Sono scelte identitarie, c'e' forse dell'ideologia nelle sue azioni. Chi gli sta vicino deve avere per forza notato dei segni precursori''.

Published by
admin