BERLINO, 12 LUG – A quasi un anno dalla tragedia della Love Parade, costata la vita a 21 persone, un rapporto della procura di Duisburg ha individuato nell'amministrazione comunale, nell'organizzazione privata dell'evento e nella polizia i responsabili della vicenda.
Gli errori commessi dall'amministrazione di Duisburg e dal sindaco cristianodemocratico Adolf Sauerland sarebbero ''eclatanti''. ''L'autorizzazione non avrebbe mai dovuto essere stata concessa'', sta scritto nel rapporto di 452 pagine, e per questo sarebbe ''illegale''.
L'indagine della procura ripercorre con precisione tutti gli eventi che hanno causato, il 24 luglio del 2010, la morte per schiacciamento di 21 ragazzi all'imbocco del tunnel che portava alla rampa d'accesso al piazzale della kermesse musicale. La Lopavent – ditta organizzatrice del milionario Rainer Schaller, proprietario di una catena di fitness-club – e l'amministrazione comunale avrebbero anche ignorato coscientemente tutta una serie di problemi legati alla sicurezza. In particolare un funzionario comunale avrebbe avuto ben chiara la pericolosita' della situazione. Ma il festival non poteva essere annullato: ''lo chiedeva la politica''.
Anche la polizia non avrebbe agito sempre correttamente: stando alla procura della città del Nordreno-Vestfalia la reazione all'emergenza sarebbe stata troppo lenta. Il rapporto contraddice la perizia di un gruppo di avvocati incaricati dall'amministrazione di Duisburg di valutare le responsabilita' della tragedia. Con quel documento – costato alla citta' quasi 300mila euro, e che qualcuno aveva giudicato troppo benevolo – gli avvocati scagionavano il sindaco Adolf Sauerland e i suoi burocrati da ogni responsabilita'.
Attualmente il sindaco Sauerland e il titolare della Lopavent Schaller non sono imputati nel processo che vede a giudizio per omicidio colposo e lesioni undici dipendenti comunali, quattro della Lopavent e il responsabile della polizia. La procura di Duisburg conta pero' di poterli incriminare entro l'anno.