Strage di Tolosa, il padre di Merah: “Nessuna denuncia contro la Francia”

TUNISI – Il padre di Mohammed Merah, il terrorista killer di Tolosa, ha smentito di volere citare in giudizio le autorita' francesi per la morte del figlio, ucciso dalla polizia in uno scontro a fuoco nel suo appartamento dopo circa 30 ore di trattative.

In una intervista al quotidiano algerino al Khabar, Mohamed Ben Alel non risparmia accuse alla Francia. Uccidendolo – sostiene – è stato impedito a Merah di contestare le accuse per la strage di Tolosa, dove ha ucciso quattro persone in una scuola ebraica, tra cui tre bambini, pochi giorni dopo avere ammazzato tre parà, uno sempre a Tolosa, e due a Montauban.

''Avrei voluto – ha detto il padre del killer – che la polizia lo arrestasse e il procuratore della Repubblica lo interrogasse. Lo avrebbero condannato a 15 o 20 anni, forse all'ergastolo, ma non dovevano ucciderlo in questo modo''. Secondo Ben Alel, uccidendo il figlio, ''la polizia francese non ha ottenuto alcuna prova del suo coinvolgimento negli attentati di Tolosa. Cosi' io ho perso mio figlio. La polizia ha perso l'opportunita' di conoscere la verita' ''.

Bel Alel ha anche replicato alle parole dure che il presidente francese Sarkozy e il ministro degli Esteri Juppe' hanno avuto nei suoi confronti." Come possono volere che io taccia?, ha detto, aggiungendo: ''non starò zitto, io parlo. Chi e' stato ucciso era mio figlio. Se fosse stato ucciso il figlio di Sarkozy, lui sarebbe stato zitto?''.

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Maria Elena Perrero