Strage di Tolosa, l’avvocato di Merah: “Si sentiva escluso”

ROMA – ''Credo che Mohamed si sia sentito rifiutato dalla societa' francese. Questo, naturalmente, non attenua le sue responsabilita'. Ma forse aiuta a spiegare''. Lo afferma in un'intervista alla Stampa Christian Etelin, avvocato difensore di Merah, il killer di Tolosa, che cosi' si spiega l'adesione del giovane alla Jihad.

Il primo rifiuto, spiega il legale, e' quello della societa' per un ragazzo ''ripetutamente condannato dal tribunale dei minori per piccoli reati'', poi quello dell'Armee' in cui ha tentato di arruolarsi. Infine una ''condanna pesante'', ''18 mesi per lo scippo di una borsa in una banca, che gli lascia un senso di ingiustizia: un francese con le mie origini – spiega Etelin – non sarebbe stato punito cosi'''.

''Forse per questo – prosegue l'avvocato – ha fatto dell'Islam radicale la sua patria''. In mezzo, aggiunge, ''c'e' il viaggio in Afghanistan'', ma l'uccisione dei bambini a Tolosa nemmeno il legale riesce a spiegarselo.

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Maria Elena Perrero