Strauss-Kahn ormai libero, che farà in Francia?

PARIGI, 23 AGO – Oltre tre mesi di silenzio assoluto, non una parola in pubblico. Adesso, Dominique Strauss-Kahn promette di rifarsi del tempo perduto. ''Parlero' al mio rientro in Francia'', ha avvisato mentre era ancora sulle scale del tribunale di New York. Piombera' in piena campagna delle primarie socialiste, quelle primarie che, secondo i sondaggi, avrebbe vinto a mani basse. Cosa succedera' al suo ritorno? E' la domanda che si fanno un po' tutti oggi in Francia.

Secondo quanto trapelato a Parigi subito dopo l'archiviazione del processo a New York, DSK avrebbe addirittura gia' programmato una maxi-intervista a una decina di grandi quotidiani del mondo intero. Ma e' a quello che dira' rientrando a Parigi (''ho fretta…'', ha detto oggi) che oggi la politica francese sta gia' pensando, cercando di immaginare quali intenzioni abbia maturato l'ex capo del Fondo monetario internazionale in questa lunga e dura prova che l'ha di fatto escluso dalla corsa all'Eliseo. ''Un immenso sollievo, sono contentissima per Dominique Strauss-Kahn e Anne Sinclair, lo dico dal profondo di me'': sono le parole, certamente sincere, di Martine Aubry, numero 1 del partito socialista che si e' presentata alle primarie dopo l'autoesclusione dell'alleato DSK. L'accordo fra i due era chiaro: chi ha piu' probabilita' va avanti. E a maggio non c'erano dubbi. Ora e' Martine ad essere in prima fila nella battaglia, sapra' DSK mettersi disciplinatamente al suo fianco? Nei corridoi del partito si parla per lui di un ruolo da consigliere speciale, da esperto di economia che puo' aiutare la Francia a uscire dalla crisi, una sorta di ''guru''. La Aubry, nella prima reazione oggi dopo la conclusione della vicenda penale negli USA, ha detto che ''Dominique puo' essere molto utile al suo paese, nel ruolo che lui stesso scegliera'''. Circospetto Francois Hollande, a tutt'oggi il favorito dai sondaggi nelle primarie, solidale ma non caloroso con il compagno di partito. Difficile la posizione degli strauss-kahniani che, invece di passare con l'alleata Aubry, se ne sono andati con Hollande, come Pierre Moscovici. Cosa decidera ''il capo'' al ritorno?

Intanto, come al momento dell'arresto di DSK, e in occasione della diffusione delle immagini di uno Strauss-Kahn umiliato e in manette, si torna a parlare della giustizia americana, della presunzione di innocenza che non e' stata rispettata, dell'essenza di quest'archiviazione. Se si tratti, cioe', di un vero riconoscimento di innocenza, quindi di una riabilitazione totale, o no. Sul tema, interviene con il suo editoriale in prima pagina, Le Monde: ''come nel caso di Clinton – scrive il quotidiano – su DSK restera' un'ombra''. Il sospetto, il dubbio, la mancanza di certezza, elementi certo negativi per chi dovrebbe guidare uno stato: la colpa di essere stati ''imprudenti'', scrive Le Monde.

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Elisa D'Alto