BERLINO, 17 OTT – Tedeschi piu' fragili forse, ma certamente piu' oberati dallo stress da lavoro: aumentano in modo consistente in Germania, infatti, i prepensionamenti dovuti a depressioni, attacchi di panico, disturbi psicologici e nervosi.
Il fenomeno, secondo le statistiche, costituisce il 40% dei casi di prepensionamenti involontari, secondo i dati della Deutsche Rente Versicherung, pubblicati dalla Sueddeutsche Zeitung.
Nel 2010, a livello federale, sono stati ben 71 mila i tedeschi che hanno fatto richiesta di pensionamento anticipato a causa di disagi psichici. Nel 2009 i casi registrati erano stati, invece, 64.500.
Un fenomeno cresciuto esponenzialmente negli ultimi dieci anni, rivela l'istituto DRV, costituendo circa il 39,3 per cento dei 181 mila casi di riduzione della capacita' lavorativa. E le situazioni di disagio 'serio' sono segnalate in eta' sempre piu' precoce: se l'eta' media dei disturbi invalidanti nel 1980 era 56 anni, oggi la soglia e' scesa ai 50.
Per i disturbi psicologici l'eta si abbassa ulteriormente, a 48 anni. Sulle statistiche incide il miglioramento delle diagnosi e la maggiore disponibilita' dei pazienti a riconoscere di essere affetti da malattie psicologiche.
Ma l'aumento dei casi si deve anche al peggioramento delle condizioni di lavoro: ''Se la fatica fisica e' diminuita, quella psicologica e' aumentata'', dice un medico del lavoro dell'associazione commentando i dati. A ricorrere al prepensionamento per motivi psicologici sono soprattutto le donne: una su due, secondo i dati. Mentre fra gli uomini la problematica riguarda uno su tre.