Su Internet la lista dei “dissidenti” religiosi inglesi, da Defoe a Blake a Stuart Mill

Daniel Defoe

Le informazioni dettagliate di oltre mezzo milione di ‘anticonformisti’ e dissidenti religiosi vissuti in Gran Bretagna in un periodo di 225 anni sono state digitalizzate e da oggi sono liberamente consultabili su internet. I documenti, di proprietà del London Metropolitan Archive, oltre a svelare dati relativi a battesimi, matrimoni e funerali di comuni mortali del Regno a partire dal tardo XVII secolo, contengono anche informazioni su grandi personaggi storici come Daniel Defoe, William Blake e John Stuart Mill.

Il grande sforzo, ad ogni modo, non andrà solamente a vantaggio dei ricercatori. Chiunque, infatti, ora potrà consultare l’archivio e scoprire se fra i suoi antenati può vantare degli ‘antagonisti’. Ovvero gente che ha osato sfidare, per diverse ragioni, l’establishment. Una vera e propria miniera d’informazioni visto che, come spiega Dan Jones, direttore dell’archivio, “solo a partire dal 1837 lo Stato ha iniziato a registrare i profili anticonformisti nel casellario civile”.

I faldoni del London Metropolitan Archive rappresentano quindi “l’unica traccia lasciata nella Storia da queste persone”. Il catalogo dei dissidenti è peraltro molto vasto. Metodisti, presbiteriani, congregazionalisti, battisti, quaccheri – ovvero gli aderenti alla Società Religiosa degli Amici, movimento dal quale in parte derivano organizzazioni moderne come Greenpeace o Amnesty International.

“Molte delle società libere, multiculturali e multiconfessionali presenti oggi nel mondo – spiega Jones al Guardian – hanno un grande debito di gratitudine nei confronti dei dissidenti del Diciottesimo e Diciannovesimo secolo, che hanno combattuto duramente per dar vita a una Gran Bretagna più variegata e tollerante”. “Chiunque – conclude – sia così fortunato da trovare un antenato in questo archivio può ritenersi orgoglioso: i suoi padri erano delle persone che non avevano paura di essere diverse o di battersi per quello in cui credevano”.

“I dissidenti – nota il Guardian – erano spesso intellettuali e liberi pensatori che, con la loro militanza, hanno formato le fondamenta delle moderne libertà civili”. L’archivio, a ogni modo, non è utile solo per i privati cittadini. Grazie ai suoi documenti, ad esempio, è stato possibile ricostruire le origini del partito Liberal-Democratico – che oggi siede al governo. A quanto pare tutto ha avuto inizio nel XVIII secolo, quando dei dissidenti religiosi hanno iniziato a sostenere i politici Whig – che in seguito, insieme ai sostenitori del libero commercio, fondarono il partito liberale.

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