L’atteso mea culpa che potrebbe salvare France Telecom dal disastro umano è finalmente arrivato. A pronunciarlo, con 24 suicidi alle spalle, è stato il numero uno dell’azienda, Didier Lombard: «Ho sottovalutato i segnali di sconforto che arrivavano dal personale».
Alla fine, la direzione ammette che in questa catena di drammi forse un minimo di responsabilità l’hanno avuta quei metodi denunciati dai dipendenti dell’azienda che dà lavoro a 187.000 persone. Oggi anche il governo ha fatto capire che non si può più perdere tempo e ha comunicato alle grandi aziende (quelle con più di mille dipendenti) che dovranno immediatamente aprire un dialogo con i sindacati per elaborare seri piani anti-stress.
Lo dovranno fare entro il mese di febbraio altrimenti, in caso contrario, saranno denunciate all’opinione pubblica, che è sempre il miglior strumento di pressione. Quelle che non staranno al gioco saranno segnalate su un sito in una sorta di lista nera, ha fatto sapere il ministro del Lavoro, Xavier Darcos, che stamani ha presieduto un Consiglio di orientamento delle condizioni di lavoro. Per queste aziende negligenti potrebbe essere previste, più in là, anche delle sanzioni.
Didier Lombard ha invece promesso stamane, nel suo accorato mea culpa alla radio Europe 1, che il piano anti-stress a France Telecom sara già pronto a dicembre. «Noi…, io – si è poi corretto il Dg – non ho probabilmente prestato sufficiente attenzione ad alcuni indicatori. Alcuni parametri umani sono stati sottovalutati. A forza di correre dietro alla prestazione, il management locale ha perso di vista le libertà». E riguardo a quella sua espressione davvero infelice di «moda dei suicidi», ammette che è stata «una gaffe enorme».