Sulle navi da crociera dipendenti pagati 90 centesimi l’ora

LONDRA, 30 APR – Settantacinque pence all'ora. Ovvero circa 92 centesimi di euro. E' la paga oraria minima – senza bonus – che ricevono alcuni lavoratori imbarcati sulle navi da crociera della compagnia britannica P&O, parte del gruppo Carnival – di cui fa parte anche l'italiana Costa. Una miseria. In più, riporta oggi il Guardian, lo staff rischia ora di perdere le mance in virtù del nuovo contratto.

Stando ai manager di P&O il pacchetto in arrivo rappresenta un "aumento significativo del salario minimo" ed è disegnato per rendere l'equipaggio più "reattivo", da un lato, e per 'proteggere' i lavoratori dalla diminuzione delle mance dovuto alla crisi – banalmente: i passeggeri sono più restii, visto il periodo di magra, ad aprire il portafoglio. Sia come sia, i dati parlano chiaro. Un giovane cameriere ha diritto a uno stipendio base da 250 sterline al mese per turni da 11 ore, 7 giorni su 7. Se tutto va bene, il salario verrà integrato da una gratifica da 150 sterline.

David Dingle, ad di Carnival UK, ha detto che l'equipaggio è "più felice" e che il nuovo accordo è la soluzione migliore per azienda, lavoratori e passeggeri. Secondo il manager molti membri dell'equipaggio arrivano a guadagnare 1000 sterline al mese ma, visto la crisi, i viaggiatori non sono propensi a corrispondere la mance "consigliate". Ecco allora che al posto della tradizionale banconota arriva la mancia elettronica – aggiunta al momento del pagamento con la carta di credito. Extra che vanno a far parte del monte bonus. Le gratifiche saranno però corrisposte in pieno solo se i target verranno raggiunti. Il che significa raggiungere un grado di soddisfazione della clientela del 96%.

"Sì, è vero, paghiamo meno del salario minimo", ha commentato Dingle. "Ma bisogna ricordare che il nostro è un business globale e dobbiamo restare competitivi".

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Elisa D'Alto