
STOCCOLMA – L’aggressore armato di spada che giovedì 22 ottobre ha ucciso due persone in una scuola svedese ha agito per “motivi razzisti”: lo ha detto il comandante della polizia Niklas Hallgren all’emittente Tv SVT. Le indagini, ha aggiunto, ruotano attorno al “movente di crimine spinto dall’odio”. Anche la Svezia, insomma, ha il suo Breivik, il killer norvegese di estrema destra che ha compiuto una strage su un’isola dove si stava svolgendo una festa di giovani di sinistra.
Dell’aggressore la polizia ha scelto di non rivelare l’identità. Una scelta analoga l’aveva compiuta lo sceriffo di Douglas County, in Oregon, che si è sempre rifiutato di pronunciare il nome dello stragista del campus per evitare di fargli indiretta pubblicità e incoraggiare eventuali pazzi emulatori in cerca di visibilità. Ma inevitabilmente il nome del killer è venuto fuori: si chiama Anton Lundin Pettersson.
Dei Pettersson si sa che ha 21 anni, è di Trollhattan, il paese dove ha compiuto la strage ma non aveva legami diretti con la scuola dove ha ucciso. Sul suo profilo Facebook emerge il carattere di un uomo di estrema destra che pubblica filmati di Hitler e appelli contro islam e immigrazione.
Giovedì mattina è arrivato nella scuola con un casco che ricordava quello di Darth Vader, il cattivo di Guerre Stellari, e si è fatto una foto con alcuni ragazzi che avevano pensato ad un travestimento per Halloween. Quando una insegnante gli ha detto di togliersi la maschera per non spaventare i ragazzi è partita la mattanza. Il killer ha squarciato con un colpo di spada l’addome dell’insegnante e poi si è avventato sui ragazzi più vicini. Prima di essere neutralizzato dalla polizia (è arrivato gravemente ferito in ospedale ma è morto poco dopo) il killer ha ucciso anche uno studente.
