Come nel famoso libro “La lettera scarlatta”, in cui l’adultera viene marchiata con una grande “A” scarlatta sui vestiti, simbolo del suo peccato, una cosa simile l’ha proposta il ministro svedese della giustizia, Beatrice Ask. Già dal 1999 è stata varata una legge che punisce il cliente delle prostitute (ma non le prostitute) con una pena che può arrivare a sei mesi di reclusione oppure una forte multa.
La nuova proposta prevede di usare, per la notifica del provvedimento, una busta con un marchio dai colori vivaci, fatti in maniera tale che anche con un colpo d’occhio da qualche metro di distanza possa essere riconoscibile. L’iniziativa ha lo scopo di mettere in difficoltà i “torsk” (come li chiamano in Svezia) con mogli, madri o figli.
La proposta ha sollevato notevoli polemiche, anche se non tutte negative. C’è stato anche chi ha apprezzato l’idea. La legge del 1999 ha già ottenuto il risultato di ridurre il numero delle prostitute, da 2.500 a 1.500; e questo dovrebbe essere un passo avanti sulla stessa strada.