Un miliardo di franchi, circa 7 milioni e 800 mila euro. Tanto, ogni anno, costa alla società chi beve alcol prima o durante il lavoro. A fare i conti è uno studio condotto in Svizzera dall’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp), con il sostegno della Segreteria di Stato dell’economia (Seco). La maggior parte (circa l’80%) dei costi prodotti da chi alza il gomito sul posto di lavoro è riconducibile alla perdita di produttività, considerando che, secondo vari studi, un collaboratore con problemi di alcol fornisce una prestazione inferiore del 15% rispetto a una persona sobria.
Oltre alla minore produttività, poi, i costi sono determinati anche dalle assenze dal lavoro e dagli infortuni. L’indagine ha coinvolto attraverso interviste i responsabili del personale di oltre 1.300 aziende elvetiche dei settori industriale e dei servizi. Circa un terzo delle società interpellate occupa collaboratori che hanno un consumo di alcol problematico riconosciuto, e la quota di collaboratori con problemi di alcol sul campione del sondaggio è del 2%: circa 70 mila lavoratori, su un totale di 3,5 milioni.