Tre italiani sono stati arrestati giovedì 15 aprile in Svizzera: ora si apprende che stavano progettando un attentato dinamitardo contro la succursale di una multinazionale. Per loro i reati ipotizzati sono approvvigionamento, occultamento, trasporto e tentato uso di materie esplosive. I tre si trovano in stato di fermo a Brema. L’obiettivo dei tre doveva essere – secondo Sonntagsblick – il laboratorio della Ibm a Rueschlikon, specializzato in nanotecnologie. Nella loro auto sarebbe stato trovato anche un volantino di rivendicazione dell’azione.
“Il 15 aprile in Svizzera sono stati arrestati Costa, Silvia e Billy. La notizia del loro arresto è arrivata in Italia due giorni dopo, tutt’oggi non si conoscono precisamente i capi d’accusa e per quanto riguarda Costa e Silvia non ci sono notizie certe di dove sono trattenuti”, si legge in un comunicato sul sito informa-azione.info. Si tratta di Costantino Ragusa, Silvia Guerini e Luca Bernasconi, detto Billy, “compagni anarchici” da anni attivi nelle lotte ecologiste radicali protagonisti di “anni di lotte, di repressione, di vita. Conosciamo – si legge – la loro coerenza e determinazione, la loro inarrestabile passione per la libertà ”.
Costantino Ragusa, 33 anni, in Italia è stato imputato per appartenenza alle Cellule di offensiva rivoluzionaria, assolto in appello, è il leader del Silvestre, gruppo anarco-ecologista che è stato attivo per anni a Pisa e che ha spostato la sede a Ivrea.
Perquisito anche dalla Digos di Milano, è sospettato di attacchi contro tralicci dell’alta tensione e ripetitori. “Come spesso accade – conclude il comunicato – lo Stato ci priva della preziosa presenza dei compagni più generosi questo non ci servirà mai come monito ma come una ulteriore spinta a lottare con ancora più impegno”.