PARIGI – Nuove minacce di morte contro Charlie Hebdo, il settimanale satirico francese colpito dai terroristi il 7 gennaio 2015. Secondo informazioni Le Parisien, la direzione del giornale, che vive sempre sotto protezione della polizia, ha presentato una denuncia dopo il ripetersi di messaggi “che lasciano intendere” nuovi attacchi contro diversi membri della redazione a un anno e mezzo dal massacro jihadista dei fratelli Kouachi.
A partire dall’8 giugno, una ventina di messaggi raggelanti sono stati postati sulla pagina Facebook ufficiale di Charlie Hebdo. Praticamente in contemporanea, nella nuova redazione bunker (e con indirizzo super-confidenziale) di Parigi è arrivata una lettera manoscritta altrettanto preoccupante con ulteriori minacce e la scritta “Allah Akbar”, Allah è grande.
Fonti vicine all’inchiesta spiegano che questi messaggi “si sono concentrati in un lasso di tempo abbastanza ristretto, massimo tre o quattro giorni uno dall’altro”. In particolare, in alcuni di essi, “si evoca l’uccisione di diversi membri della redazione”.
Immediatamente è scattata la denuncia e il 22 giugno la procura di Parigi ha aperto un’inchiesta per rintracciare gli autori. Ma per ora niente. Fonti vicine al giornale assicurano che messaggi minatori non giungevano alla redazione ormai da tempo.
Il 7 gennaio 2015 morirono sotto i colpi dei Kouachi 12 persone, fra cui cinque disegnatori storici. Nella Francia in stato d’emergenza dopo gli attentati del 13 novembre e dopo la recente uccisione di due funzionari di polizia a Magnanville, nell’hinterland di Parigi, in nome dell’Isis la tensione resta altissima.
Quest’estate, nelle spiagge del Paese, il ministero degli Interni ha deciso per la prima volta di dispiegare alcuni agenti armati contro il rischio di eventuali attentati ai bagnanti. In pratica, i capi brigata responsabili della sicurezza balneare saranno autorizzati a portare una pistola automatica. L’arma verrà riposta in uno speciale marsupio impermeabile che gli agenti potranno indossare anche in costume da bagno. La misura si giustifica per i “rischi di confronto con individui armati estremamente pericolosi”, si legge in una nota interna delle polizia, anche se a Parigi assicurano che non esiste alcuna minaccia concreta. Il dispositivo sarà in vigore dal 20 luglio al 22 agosto.