Total: sciopero delle raffinerie, Sarkozy convoca il presidente

Sono in sciopero a oltranza i lavoratori delle raffinerie francesi

L’ex amministratore delegato di Total e attuale presidente del consiglio di amministrazione del gruppo,Thierry Desmarest, è stato ricevuto in tarda mattinata all’Eliseo, sede della Presidenza della Repubblica francese.

«L’incontro ha avuto luogo» ha confermato un portavoce dell’azienda all’agenzia France Presse, senza fornire dettagli su natura e durata ma precisando che l’amministratore delegato Christophe de Margerie, impegnato in un viaggio d’affari negli Stati Uniti, non era presente.

Il governo francese sta facendo forti pressioni sul gruppo Total affinché garantisca il proseguimento delle attività industriali nello stabilimento di Dunkerque, minacciato di chiusura nell’ambito del piano di riorganizzazione della filiera del gruppo in Francia.

Domenica scora, 21 febbraio, de Margerie, nel corso del suo incontro con il ministro dell’Industria francese, Christian Estrosi, ha promesso di compensare la probabile chiusura della raffineria di Dunkerque (370 dipendenti e 400-450 dell’indotto), mantenendo un’attività industriale sul sito. Nonostante questa promessa i sindacati hanno lasciato il tavolo proseguendo lo sciopero, inziato cinque giorni fa, che blocca le raffinerie di Total.

L’estensione dello sciopero potrebbe creare disagi alle pompe. «Da due giorni le sei raffinerie non stanno consegnando una sola goccia di carburante. Siamo pronti a fermare del tutto il trattamento del greggio, giusto per dimostrare che siamo pronti a tutto». Mentre i petrolieri assicurano di avere scorte per tre settimane, tra gli automobilisti c‘è chi teme conseguenze pesanti. «Ovvio che ci sia gente scontenta per tutto ciò. In Francia lo sciopero è come una specie di malattia».

Tuttavia, il ministro francese dell’Industria Christian Estrosi ha affermato, ai microfoni della radio Europe1, che «non ci saranno problemi di approvvigionamento» di carburante in Francia legati allo sciopero a oltranza dei dipendenti delle sei raffinerie del gruppo Total per protestare contro l’ipotesi di chiusura dell’impianto di Dunkerque, dove la produzione è ferma da settembre 2009 a causa dei margini d’estrazione insufficienti. La decisione definitiva sulla sorte della raffineria di Dunkerque sarà presa il 29 marzo in un cda straordinario.

Il ministro dell’Industria Estrosi ha inoltre invitato i dirigenti di Total a prendere una decisione sul futuro della raffineria di Dunkerque «nei prossimi giorni», invece di attendere il 29 marzo come previsto. «Non possiamo lasciare i dipendenti, che sono ragionevoli, nell’incertezza», ha concluso.

L’ultimo incontro tra i vertici dell’azienda petrolifera e i rappresentanti sindacali dei dipendenti in sciopero, nel pomeriggio di ieri, si è concluso con una rottura delle trattative. L’amministratore delegato del gruppo Christophe de Margerie si è però impegnato, in un incontro con il ministro Estrosi, a «mantenere l’attività del sito industriale di Dunkerque» anche in caso di chiusura della raffineria.

Published by
admin