Una “invenzione”, un “mito”. Così l’ex leader dei serbo bosniaci Radovan Karadzic ha definito il massacro di Srebrenica, il peggiore in Europa dalla seconda guerra mondiale, nel quale vennero trucidati settemila uomini e ragazzi musulmani. L’ex leader dei serbo bosniaci ha sostenuto questa tesi alla ripresa della sua arringa difensiva davanti al tribunale penale internazionale per la ex Yugoslavia (Tpi), prima dell’ennesima sospensione dei lavori.
Karadzic ha detto che sul massacro sono state raccontate “menzogne” e che il numero delle vittime è stato “esagerato”. Accusato di pulizia etnica nella guerra in Bosnia, Karadzic ha detto che gli sarà facile dimostrare di non avere nulla a che fare col massacro, avvenuto nel luglio 1995.