TRAPANI – Botte, minacce, punizioni, alimenti scaduti. Una casa famiglia trasformata in un lager in provincia di Trapani. In manette una suora di 76 anni, posta ai domiciliari, indagata insieme ad un’altra religiosa e a quattro dipendenti dell’Istituto Pio X di Valderice. Rispondono di maltrattamenti verso fanciulli e lesioni personali. I provvedimenti, eseguiti dai poliziotti della Sezione Reati contro la Persona – Unità Violenza sui Minori della questura trapanese, sono stati emessi dal Massimo Corleo su richiesta dei sostituti procuratori Anna Trincillo e Franco Belvisi.
Destinataria della misura degli arresti domiciliari suor Teresa Mandirà, 76enne di Mazara del Vallo; divieto di avvicinamento per un’altra religiosa, la camerunense Yvonne Noah, domiciliata a Velderice, e i dipendenti Maria Mazzara, 50 anni, di Buseto Palizzolo, Carlo Cammarata, 49 anni, di Alcamo, e Laura Milana, 34 anni, di Valderice; infine, divieto di dimora nella provincia di Trapani e a Palermo per Giuseppa Ruggeri, dipendente.
L’indagine è partita dalla denuncia presentata dai genitori di un bambino di 8 anni affidato, su provvedimento del Tribunale dei Minorenni di Palermo, all’istituto: hanno raccontato di avere saputo dal figlio che era stato più volte percosso da alcuni istruttori, soprattutto da Suor Teresa, da Milana e Cammarata. Parole confermate da altri minori, uno dei quali aveva ripreso col telefonino suor Teresa mentre picchiava il piccolo ospite.