TUNISI, 3 GIU – I cadaveri di 150 clandestini, morti tra il 2 e il 3 giugno nell’affondamento di un barcone a largo dell’isola di Kerkennah, sono stati recuperati a largo delle coste tunisine. Lo afferma la Reuters, citando fonti delle Nazioni Unite.
Si tratta molto probabilmente di migranti che erano a bordo del barcone andato in avaria 1 nei pressi dell’isola di Kerkennah durante la traversata verso Lampedusa. La notizia è stata data da un funzionario dell’Onu.
Il 2 giugno l’agenzia di stampa tunisina Tap aveva riferito che 570 persone erano state tratte in salvo e altre 200-270 risultavano disperse. I profughi si erano gettati in mare dopo il guasto e la ressa aveva fatto rovesciare l’imbarcazione.
Il barcone, secondo la ricostruzione fornita dalla Tap, si è capovolto quando, dopo il guasto, molte persone impaurite hanno cercato di mettersi in salvo e di raggiungere i gommoni della guardia costiera e dell’esercito.
