KIEV – Un tentativo estremo per impedire una guerra civile che sembra inevitabile: Viktor Ianukovich gioca il tutto per tutto: si dice pronto a cedere la poltrona da premier a Arseni Iatseniuk, uno dei capi dell’opposizione, e quella da vice premier a un altro oppositore, l’ex campione mondiale di pugilato Vitali Klitschko. E allo stesso tempo si dice pronto a riscrivere la Costituzione.
Ianucovich, annuncia il suo ministro degli Esteri, allo stesso tempo sfida Klitscho in un dibattito pubblico. Ma la tensione, in Ucraina resta altissima.
Da un lato un ministro, quello della Difesa, che fa capire che in modo pacifico non se ne esce. Dall’altro uno dei leader della protesta che di fatto chiama i manifestarsi ad armarsi e prepararsi allo scontro. L’Ucraina continua a essere a un soffio della guerra civile, con la capitale Kiev blindata, in cui tregua e scoppi improvvisi di violenza si alternano in modo surreale.
Intanto, nella tarda mattinata di sabato, almeno cinque piani dell’edificio che ospita il ministero dell’Energia, a Kiev, sono stati occupati dai manifestanti del gruppo civico ‘Spilna Sprava’. L’occupazione è durata solo qualche ora, ma la tensione resta altissima. E la sensazione è che lo scontro sia imminente e inevitabile.
“Quello che è successo nei giorni scorsi nella capitale ha dimostrato che ogni nostro tentativo di regolare il conflitto in maniera pacifica, senza ricorrere alla forza, è del tutto vano”
ha scritto in una nota il ministro della Difesa. Tutto seguito dall’accusa, respinta dai manifestanti, di aver aggredito e sequestrato tre poliziotti. Di certo, per ora, c’è che un poliziotto durante gli scontri ci ha rimesso la vita.
L’unico a far credere di voler ancora trattare, ma forse è una mera operazione politica, è il premier Viktor Ianukovich. Kiev, invece, sembra una città che si prepara alla guerra.