Ucraina, Arsenij Jacenjuk: candidato a premier il capo dei dissidenti

Ucraina, Arsenij Jacenjuk: candidato a premier il capo dei dissidenti

KIEV – Arsenij Jacenjuk, capo dei dissidenti di Kiev, è stato candidato a premier per il dopo Viktor Ianukovich. Jacenjuk è il capogruppo del partito di Iulia Timoshenko, ‘Patria’, ed è stato presentato come “candidato premier” ucraino a Kiev in una piazza Indipendenza affollata di gente.

Il nuovo premier è giovane, ha 39 anni, e tuttavia ha esperienza istituzionale: è infatti già stato ministro dell’Economia, ministro degli Esteri e presidente del parlamento. Ma soprattutto è l’uomo che era stato indicato per questo incarico dall’assistente segretario di Stato Usa Victoria Nuland in un imbarazzante colloquio telefonico – condito da frasi irridenti sull’Ue – intercettato ancora nel pieno della protesta di Kiev.

Economista e giurista di formazione, le sue conoscenze tecniche potrebbero essere d’aiuto all’Ucraina in questo momento di grave crisi non solo politica, ma anche economica. Iatseniuk è considerato un politico “moderato”, forse fin troppo per i gusti della piazza dove molti lo ritengono un personaggio poco carismatico.

Il settimanale ‘Focus’ lo ha definito un “banchiere intellettuale”, ma lui durante la protesta è stato anche capace di mostrare una certa grinta sul palco di Maidan, pur non essendo un grande trascinatore. Per alcuni analisti il nuovo premier ha però anche un altro handicap per l’elettorato ucraino: quello di avere origini ebraiche in un Paese in cui il nazionalismo sta prendendo sempre più piede.

A Jacenjuk, il posto di capo del governo era già stato proposto un mese fa dallo stesso Ianukovich in un tentativo di venire incontro all’opposizione, ma lui – forse tentennando un po’ – aveva rifiutato chiedendo che fossero esaudite le richieste della piazza antigovernativa, prima fra tutte quella di anticipare le elezioni presidenziali e parlamentari.

Originario di Cernivtsi, nell’Ucraina sud-occidentale, già nel 2001 Iatseniuk è diventato ministro dell’Economia della Crimea – la repubblica autonoma russofona che adesso rischia di staccarsi dall’Ucraina -, e due anni dopo, nel 2003, era già vice governatore della banca centrale.

Nel 2005, dopo la Rivoluzione arancione filo-occidentale è stato ministro dell’Economia, carica che ha mantenuto per poco meno di un anno, fino all’agosto del 2006. Dal marzo al dicembre del 2007 è stato poi ministro degli Esteri (in un governo di coalizione presieduto proprio dal futuro presidente e nemico Ianukovich), per diventare presidente del parlamento dal dicembre del 2007 al novembre del 2008.

Il suo partito, ‘Fronte per il cambiamento’, d’impronta liberale, si è fuso nel 2012 con il più populista ‘Patria’, di Iulia Timoshenko, in vista delle legislative. Iatseniuk è quindi diventato il capogruppo in parlamento del partito dell’ex premier.

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