Missili da crociera a bassa quota sulla centrale di Zaporizhia a Energodar, nell’Ucraina sud-orientale, la più grande d’Europa. A lanciarli è stato l’esercito russo nella mattinata di oggi, martedì 26 aprile. A riferire del lancio è il servizio stampa di Energoatom, l’operatore nucleare statale dell’Ucraina, citato da Ukrinform. Il lancio, fortunatamente non ha provocato danni dato che i missili non erano indirizzati ai reattori nucleari.
“Il sorvolo di missili a bassa quota proprio sopra il sito della centrale, dove si trovano sette impianti nucleari, comporta rischi enormi. I missili possono colpire uno o più impianti nucleari. E’ una minaccia di catastrofe nucleare e radioattiva per tutto il mondo”, ha detto il Ceo di Energoatom, Petro Kotin.
“Nel 1986 abbiamo visto a Chernobyl uno dei più orribili incidenti nucleari della storia. Oggi l’aggressione della Russia in Ucraina mette in pericolo la sicurezza nucleare. Chiediamo a Mosca di restituire il controllo della centrale di Zaporizhzhia e di astenersi da qualsiasi azione contro gli impianti nucleari”. A scriverlo su Twitter l’Alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell.
il sorvolo dei missili non avviene in un giorno qualcunque. Il 26 aprile del 1986, 36 anni fa, avvenne il disastro nucleare di Chernobyl. Oggi la centrale è tornata in mano agli ucraini dopo essere stata per alcune settimane in mano ai russi. L’occupazione russa di Chernobyl aveva però “reso la situazione assolutamente anormale e molto, molto pericolosa”, ha fatto sapere l’Aiea, il cui direttore Rafael Grossi è stato oggi in visita alla centrale nell’anniversario del disastro.
Il livello di radioattività della centrale nucleare di Chernobyl è ancora “anormale”, spiega il capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica. Ciò è ancora una conseguenza dell’occupazione russa. Grossi è a Chernobyl con diversi esperti proprio con l’obiettivo di consegnare equipaggiamento e di condurre valutazione radiologiche ristabilendo i sistemi di monitoraggio.
“Noi riaffermiamo il nostro impegno per i massimi standard di sicurezza nucleare e sosteniamo gli sforzi dell’Aiea per fornire assistenza”. A chiedere il loro intervento è stato il Governo ucraino. Grossi spiega ancora: “Chiediamo alla comunità internazionale di avviare una riflessione immediata su come migliorare gli strumenti esistenti per proteggere i siti nucleari in contesti di guerra”.
Continuano intanto i raid russi su Mariupol. Lanciati nelle ultime 24 ore 35 attacchi aerei sull’acciaieria Azovstal, dove si nascondono anche civili. Lo rende noto il reggimento Azov sul suo canale Telegram, sottolineando che alcuni civili sono rimasti feriti e altri intrappolati tra le macerie.