KIEV – L'eroina della Rivoluzione arancione, Iulia Timoshenko, stamattina non ha potuto ricevere la visita in carcere del marito Oleksandr. Lo fa sapere l'agenzia Interfax spiegando che all'uomo è stato negato l'ingresso nella casa circondariale di Lukianivka a causa di errori burocratici nella compilazione di alcuni documenti da parte del tribunale.
"Forse – ha detto Oleksandr Timoshenko – i documenti sono stati deliberatamente compilati in maniera errata dalla corte distrettuale di Pechersk". I legali della ex lady di ferro si sono attivati per sostituire i documenti con altri che permettano al marito di Iulia Timoshenko di figurare come consigliere della difesa e poter così anche visitare la moglie in carcere.
L'ex premier ucraina è stata arrestata venerdì scorso in aula per il suo comportamento irriverente nei confronti della corte e dei testimoni. Timoshenko è accusata di abuso di potere per aver imposto alla società statale energetica Naftogaz un accordo con il colosso russo Gazprom per le importazioni di gas nel 2009, senza il parere del governo da lei guidato. Secondo l'accusa, il prezzo concordato, 450 dollari ogni 1000 metri cubi, sarebbe stato svantaggioso per l'Ucraina, con un danno finora di 130 milioni di euro.