KIEV – La procura ucraina di Kharkiv ha deciso di non chiedere alcun rinvio a giudizio per la presunta aggressione subita in carcere dalla leader dell'opposizione, Iulia Timoshenko. Lo fa sapere il procuratore generale, Viktor Pshonka.
"Le indagini sono state eseguite – ha spiegato Pshonka – e ci è stata inviata ieri dalla procura di Kharkiv la decisione di non avviare un'azione penale".
Dietro le sbarre dall'agosto scorso, la Timoshenko ha denunciato di essere stata trascinata con la forza in un ospedale di Kharkiv nella notte tra il 20 e il 21 aprile e, in quell'occasione, secondo quanto sostiene lei stessa, sarebbe stata aggredita da tre dipendenti del carcere. Per protestare, l'ex premier avrebbe iniziato uno sciopero della fame.
Le foto dei lividi scattate in carcere dal commissario ucraino per i diritti umani, Nina Karpachova, mostrano ematomi al braccio sinistro, al gomito sinistro e al basso ventre. Gli scatti non sono però stati presi in considerazione dagli investigatori perché sarebbero stati "ottenuti in violazione della legge".
Il trattamento riservato all'eroina della Rivoluzione arancione ha fatto piovere dure critiche sul governo ucraino e alcuni personaggi di spicco della politica europea, tra cui la cancelliera tedesca Angela Merkel, e il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, hanno annunciato che non presenzieranno a Euro 2012 per protesta.