È polemica tra la chiesa ortodossa ucraina e quella russa dopo che il presidente ucraino neoeletto Viktor Ianukovich – ad ulteriore prova della sua posizione filorussa – ha invitato il patriarca di Mosca Kirill a celebrare una messa prima della cerimonia del suo insediamento, prevista per giovedì 25 febbraio a Kiev.
«Invitare il patriarca russo all’inaugurazione del presidente di una Ucraina indipendente non è affatto la decisione giusta», ha osservato il vescovo Ievstrati, un alto dirigente della Chiesa ucraina autocefala, che peraltro non ha ancora ricevuto alcun invito per l’evento. Lo riferisce la stampa locale.
L’alto prelato sostiene che la benedizione del patriarca russo per la nuova presidenza – prevista alla Lavra – sembrerà singolare e potrà avere conseguenze nella società ucraina. L’Ucraina è un Paese a maggioranza ortodossa, ma la chiesa ortodossa è divisa, con il patriarca di Mosca che controlla il ramo più grosso.
Il presidente uscente, il filo occidentale Viktor Iushenko, nella sua politica volta a ridurre linfluenza russa sul Paese, aveva sostenuto il tentativo di unificare le chiese ortodosse ucraine sotto il patriarcato di Kiev. Nella campagna elettorale presidenziale, la Chiesa ortodossa autocefala ha sostenuto apertamente la premier filo occidentale Iulia Timoshenko.