KIEV – In Ucraina parte l’era del presidente Petro Poroshenko, eletto dopo la rivolta di Maidan: ha giurato sabato mattina dinanzi al parlamento di Kiev insediandosi come capo dello Stato.
E subito ha chiarito un punto: la Crimea resterà ucraina. Kiev quindi sceglie la strada dell’Europa. Petro Poroshenko, nel suo discorso d’insediamento da presidente alla Verkhovna Rada (il Parlamento ucraino), ha promesso di “tenere unito il Paese” – pur offrendo una decentralizzazione all’est russofono in rivolta – e ha sfidato apertamente il presidente russo.
“Ho messo in chiaro con Putin che la Crimea resterà ucraina e che l’Ucraina sceglie la strada dell’Europa – ha detto, riferendosi all’incontro avuto venerdì in Normandia con il capo del Cremlino e rigettando ogni ipotesi di compromesso con la Russia sulla Crimea o sull’avvicinamento all’Ue di Kiev – La Crimea è, è stata e sempre sarà territorio dell’Ucraina“. Venerdì il presidente dell’Ucraina ha incontrato l’omologo russo Vladimir Putin durante le commemorazioni per il 70esimo anniversario del D-Day in Francia.