STRASBURGO – L'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa ha approvato con 108 si' su 151 voti il rapporto con cui si chiama in causa l'Italia, ma anche altri paesi europei come la Spagna, oltre che la Nato, per la morte di 63 migranti avvenuta nel Mediterraneo nel marzo del 2011.
Nel votare il rapporto l'assemblea ha rifiutato la totalita' degli emendamenti presentati dai rappresentanti del Ppe della delegazione italiana che miravano a eliminare la parte del testo in cui si asserisce che l'Italia come primo paese ad aver ricevuto la chiamata di aiuto era da considerarsi responsabile per il coordinamento degli aiuti. Questo il motivo per cui 9 dei 13 membri della delegazione italiana presenti in aula hanno poi votato contro il rapporto redatto dalla parlamentare olandese Tineke Strik.
''Con questo rapporto si e' affermato un precedente con cui si stabilisce che il primo paese che riceve un sos ha l'onere di prestare i soccorsi'', ha sottolineato Luigi Vitali (Pdl) presidente della delegazione italiana, aggiungendo ''che tuttavia questo non e' un principio contenuto in alcuna norma vigente''. Secondo la relatrice, la norma in realta' esiste ma non ha ancora valore vincolante.