BRUXELLES, 21 SET – La Ue respinge le accuse di Human Rights Watch, i cui responsabili oggi incontreranno la Commissaria europea per gli affari interni Cecilia Malmstrom.
Ma intanto il suo portavoce, Michele Cercone, sottolinea che ''gli agenti del Frontex hanno rispettato pienamente il loro mandato'', che ''spetta alle autorita' nazionali greche il coordinamento delle operazioni'' e che e' della Grecia la responsabilita' delle ''degradanti condizioni'' in cui sono i centri di detenzione in cui vengono ammassati i clandestini che vengono intercettati alla frontiera greco-turca sul fiume Evros.
Soprattutto, ricorda che gia' dal giugno 2010 e' scattata una procedura di infrazione contro la Grecia per una serie di violazioni nella politica di controllo dell'immigrazione, tra le quali anche le condizioni ed il degrado dei centri di detenzione. ''Il Frontex – ha poi specificato – interviene per il controllo della frontiera esterna e per coordinarsi con le autorita' nazionali, ma non ha controllo su quello che viene fatto e deciso dalle autorita' greche''.
In pratica, secondo quanto spiegato da Cercone, gli agenti del Frontex non hanno l'autorita' per rifiutare di condurre i clandestini nei centri di detenzione che vengono indicati dai greci. Cio' neppure quando esse sono a conoscenza del fatto che essi non rispettano gli standard internazionali. ''Il rapporto – ha detto Cercone – punta il dito su un problema chiaro. Non bisogna mescolare responsabilita' e conseguenze''.
Il portavoce della Malmstrom ha poi ricordato che l'intervento del Frontex ''ha permesso di ridurre gli ingressi e la pressione migratoria, evitando il collasso della frontiera esterna e garantendo il rispetto del principio del 'non respingimento'''.
Dopo aver dichiarato che le autorita' europee sono ''frustrate'' per ''la lentezza dei miglioramenti delle condizioni nei centri di detenzione greci'', Cercone ha aggiunto che la Ue ''usera' tutti i mezzi per garantire il rispetto dei diritti umani''.