BUDAPEST – Mentre a Budapest i manifestanti continuano a protestare davanti al palazzo della presidenza della repubblica, chiedendo le dimissioni del capo dello stato Pal Schmitt, coinvolto in uno scandalo di plagio per aver copiato la sua tesi di dottorato vent'anni fa, si e' dimesso il rettore dell'universita' Semmelweiss, Tivadar Tulassay, che nei giorni scorsi ha revocato il titolo di dottore per Schmitt. Tulassay ha detto di non sentire piu' la fiducia dei suoi superiori (ministro e governo).
Secondo Schmitt, che ha rifiutato di dimettersi, una decisione di revoca del dottorato puo' essere presa solo da un tribunale, e non dall'universita'. Tulassay da parte sua ha detto che l'universita' si sentiva obbligata a prendere la decisione per motivi etici e professionali, e che lui personalmente si identifica con il decreto di revoca.
Le dimissioni del rettore dimostrano peraltro la protesta e le critiche espresse negli ambienti universitari ed intellettuali, anche di destra, dopo il rifiuto del presidente Schmitt di lasciare l'incarico. In questi ambienti, e nell'opinione pubblica in generale, si parla di una crisi morale dell'Ungheria in seguito al caso Schmitt.
I socialisti e i verdi, all'opposizione, hanno presentato oggi in Parlamento una mozione di sfiducia nei confronti del presidente della repubblica, ma la maggioranza governativa ha impedito che il documento fosse messo all'ordine del giorno.
Il premier Orban, respingendo la mozione, ha detto: ''Se il presidente Schmitt vuole lottare per il suo onore, non possiamo togliergli questo diritto''.