LONDRA – La vendetta รจ un piatto che va servito freddo. Lo sa bene Vicky Pryce, ex moglie del ministro inglese dellโEnergia Chris Huhne, che dopo essere stata tradita e lasciata lo scorso anno per unโaddetta stampa bisessuale e piรน giovane di lei, avrebbe fatto scoppiare uno scandalo sostenendo che lโex consorte otto anni fa lโabbia usata come capro espiatorio per evitare che gli togliessero tre punti dalla patente.
Nel 2003, infatti, la macchina di Huhne fu โbeccataโ da un autovelox mentre correva allโimpazzata e il proprietario per non rispondere di eccesso di velocitร avrebbe scaricato la colpa sullโex moglie, sostenendo (allโinsaputa della donna) che ci fosse lei alla guida. Lโuomo avrebbe poi supplicato Pryce di non rivelare la veritร , per non metterlo nei guai.
Se il ministro liberaldemocratico per ora si dichiara innocente, le registrazioni di una telefonata in cui intima allโex moglie di rimanere in silenzio potrebbero presto innescare unโinchiesta, dopo essere trapelate su alcuni giornali.
A realizzarle, secondo alcune fonti citate dal Daily Mail, sarebbe stata proprio la Pryce, 57 anni, una rispettabile economista a cui Huhne, stando al Telegraph, dovrebbe tutto il proprio successo. La donna che ha fatto la sua fortuna, consentendo allโex reporter del Guardian di diventare una figura politica di primo piano, ora starebbe insomma tentando di distruggerlo. E, a voler essere sinceri, avrebbe anche i suoi buoni motivi.
Giร divorziata, con due figli a carico e una brillante carriera da economista della City che le fruttava uno stipendio da favola, lโex signora Huhne sposรฒ Chris nel 1984 e lo sostenne nelle sue iniziative politiche e imprenditoriali. Salvo poi trovarsi nel 2010, dopo 26 anni di matrimonio e tre figli concepiti insieme, liquidata in meno di 30 minuti in favore dellโamante, Carina Trimingham. Non unโavvenente โmangia uominiโ, fra lโaltro, ma una semplice assistente del marito, giร sposata con una lesbica (ma, a quanto pare, bisessuale), e piรน giovane di lei di ben 14 anni.
Unโumiliazione non da poco, che la Pryce aveva affrontato con gran discrezione e riserbo, almeno fino ad oggi, ma che in futuro, dicono i bene informati, potrebbe trovare sfogo in un libro autobiografico intitolato proprio โ30 minutes to kill the storyโ.
