LONDRA – Videosorveglianza nelle scuole: una forma di tutela o violazione della privacy? A Southampton, Craig Wild, 33enne inglese, ha deciso di chiamare la polizia dopo che la figlia undicenne gli ha raccontato della presenza di alcune telecamere nel bagno della scuola, il Chamberlayne College.
Gli insegnanti hanno sostenuto che le telecamere coprivano soltanto le aeree comuni e servivano a contrastare il bullismo, il fumo e le assenze ingiustificate. Ma resta il fatto che, dopo il suo arrivo al Chamberlayne College for the Art a Southampton, la polizia ha sequestrato la telecamera incriminata.
Wild ha dichiarato a The Sun:”La scuola afferma che le telecamere non riprendono i bagni ma solo l’area comune, il che significa anche dove si spogliano gli alunni prima delle lezioni di danza”.
Nel 2013, il preside Neil Houchen dell’ Eastwood Academy nell’Essex, era stato criticato da alcuni genitori per l’installazione di telecamere nei bagni delle ragazze e dei ragazzi, all’ Eastwood Academy nell’Essex. Per tutta risposta, Houchen affermò che era suo “dovere” garantire che tutte le aree della scuola fossero sicure e protette.
“Le telecamere a circuito chiuso sono state installate nei bagni per rilevare ed eliminare atti di vandalismo e/o bullismo segnalati dagli alunni e vorrei sottolineare che riprendono soltanto i lavabi”, ha spiegato il preside.