Nell’omicidio del 2005 la donna, tra i 23 ed i 28 anni, era mezza nuda e semi bruciata, in quello del 2008 la vittima, trovata però nello stesso luogo dell’uccisione a differenza delle altre e freddata con quattro colpi di pistola, era totalmente nuda e semi bruciata, forse solo perché era sopraggiunta la pioggia ad impedire che il fuoco carbonizzasse totalmente il corpo.
Le prostitute, tra cui gira voce che “l’assassino sia un pazzo, uno che odia le donne e le prostitute e che cerca le proprie vittime per la strada”, cercano di difendersi come possono, anche annotando il numero di targa delle auto su cui salgono le altre, mentre la polizia austriaca, per potere dare una svolta positiva alle indagini, ha offerto 3000 euro di ricompensa a chi può dare testimonianza delle ultime ore di vita della giovane bulgara uccisa.
Secondo una stima della polizia, a Vienna sarebbero 5000 le persone che si prostituiscono, ma solo la metà, di cui 60 uomini, sarebbe regolarmente registrata e, stante a quanto riferisce Elisabeth Jarolim dell’ambulatorio per le malattie sessuali contagiose, la quantità delle persone che esercitano questa attività è enormemente variabile perché molte donne vanno a Vienna a prostituirsi per uno o due giorni al mese per arrotondare lo stipendio e poi ritornano alla loro vita quotidiana.