Volare resterà un’impresa in mezza Europa almeno fino a questa sera. In tutto il vecchio continente sono almeno 15 i Paesi europei coinvolti. In Italia, il traffico aereo sulle rotte nazionali è paralizzato a causa della chiusura degli aeroporti del nord per l’avvicinarsi della nuvola di ceneri vulcaniche proveniente dall’Islanda.
Dalle 6 di questa mattina, gli scali di Fiumicino e Ciampino sono stati sospesi. Oltre al nord Europa, interrotti anche tutti i voli diretti a Genova, Torino, Milano, Bergamo, Venezia, Bologna. Inevitabili i disagi per i passeggeri: lunghe file si sono formate fin dall’alba davanti ai check in e ai punti informazione di tutte le compagnie aeree interessate. Per il nord della penisola resta invece consentito, sempre su disposizione dell’Enac, il sorvolo ad una altitudine superiore ai 35 mila piedi.
Ma l’Italia è soltanto l’ultima tappa della inesorabile marcia della gigantesca nube di ceneri vulcaniche sprigionata dall’eruzione in Islanda e che sta investendo i cieli di mezza Europa.
La Gran Bretagna ha prolungato almeno fino alle 2 di domenica la chiusura completa del suo spazio aereo ai voli commerciali. Londra ha esteso le restrizioni alla Scozia, all’Irlanda del Nord, dove erano state revocate. La decisione è stata resa nota dal Nats, l’agenzia per il controllo dei voli britannica, che ha avvertito che la situazione legata alla nube di cenere prodotta da un vulcano islandese sta “peggiorando” a causa delle condizioni atmosferiche. Pure l’Irlanda ha reintrodotto il blocco totale dei voli, almeno fino alle 19 ora italiana di oggi.
Analoga decisione dalla Svizzera che ha prolungato le limitazioni al traffico aereo fino alle 20. Solo i voli d’emergenza potranno partire e arrivare nella confederazione elvetica, ma sarà consentito il sorvolo dello spazio aereo al di sopra degli 11mila metri di quota. Inizialmente era previsto che le restrizioni legate alla nube di cenere causata dal vulcano islandese terminassero alle 9 di questa mattina.
In Germania, l’Autorità per la sicurezza aerea ha stabilito che il divieto di sorvolare lo spazio aereo tedesco resterà fino almeno alle 14 di oggi. La compagnia di bandiera, la Lufthansa, ha annullato tutti i suoi voli in partenza o in arrivo in aeroporti tedeschi fino alle 20 di questa sera. Anche i tre aeroporti di Parigi e gli altri scali nord della Francia resteranno chiusi fino alle 8 di domenica 18 aprile. Lo ha annunciato il governo francese al termine di una riunione presieduta dal premier Francois Fillon sull’emergenza provocata dalla nube di cenere vulcanica. Da Bruxelles, il ministero dei trasporti belga ha decretato lo sbarramento dello spazio aereo nazionale fino alle 20 di oggi.
Almeno fino alle 18 anche i cieli dell’Austria e della Repubblica Ceca resteranno sbarrati al traffico aereo. Tutti i 162 voli previsti per oggi in arrivo a Praga e i 156 in partenza potrebbero essere annullati come ha ha reso noto la portavoce dell’aeroporto di Praga-Ruzyne, Michaela Lagronova: «L’aeroporto resterà chiuso – ha detto la portavoce – ma ciò non vuol dire che i voli riprenderanno immediatamente. Le previsioni non sono delle migliori per quanto riguarda la nube».
Anche i cieli della Polonia resteranno chiusi fino a nuove disposizioni. Lo ha reso noto l’autorità dell’aviazione civile polacca. Tra oggi e domani a Varsavia e Cracovia saranno celebrate le esequie del presidente Lech Kaczynski, morto nel disastro aereo del 10 aprile scorso. Estesa inoltre la chiusura dello spazio aereo danese fino alle mezzanotte di oggi, (le due del mattino per l’Italia). Disagi e chiusure parziali e totali degli scali sono previste anche in Bulgaria, Bielorussia, Ucraina e Finlandia.
Gli esperti hanno riferito che la cenere si sta lentamente disperdendo ma resta una forte contaminazione, dalla Gran Bretagna alla Russia e l’assenza di pioggia e vento non sta aiutando.