
Gli aeroporti spagnoli, anche oggi tutti aperti, hanno ricevuto 154 voli speciali organizzati per rimpatriare verso il vecchio continente cittadini europei rimasti bloccati dal caos dei cieli degli ultimi giorni fuori dall’Europa. Lo ha reso noto l’ente aereo Aena.
Ieri la Spagna si era offerta come ‘hub europeo’ per agevolare il rientro di circa 200mila cittadini Ue che dall’inizio della crisi provocata dalla nube vulcanica islandese non hanno potuto tornare, in particolare dal Nord America e dall’Asia.
Un accordo in questo senso è stato concluso con il governo britannico. I voli supplementari organizzati oggi hanno portato nella Spagna continentale, da dove poi proseguono con mezzi terrestri e marittimi verso i rispettivi paesi, cittadini europei dalle Baleari e dalle Canarie e dagli aeroporti di New York, Tel Aviv, Il Cairo, Curacao, come pure da Atene, Istanbul e Mosca.
Gli scali spagnoli impegnati nell’operazione rientro degli europei sono stati soprattutto quelli di Barcellona e Gerona in Catalogna, i più vicini alla frontiera francese, Malaga, nel sud, Palma di Maiorca, Gran Canaria e Fuertenventura nelle Canarie, ha indicato Aena.
Una nave militare britannica ha inoltre preso a bordo a Santander, nel nord della Spagna, 700 cittadini britannici (500 militari tornati dall’Afghanistan e 200 turisti) per riportarli nel Regno Unito.
