LONDRA – Primo ministro, sindaco di Londra e ministro dell’Interno, tutti contro i pacifisti di Parliament Square che da 10 anni manifestano contro le guerre nella piazza dinanzi al parlamento di Westminster. David Cameron, Boris Johnson e Theresa May vorrebbero farli sloggiare in tempo per le nozze reali ma, secondo il Guardian, finora non esiste una legge che permetta alla polizia di intervenire.
E così, alla fine, i manifestanti potrebbero restare e fare da sfondo inaspettato al matrimonio di William e Kate. Nonostante numerosi tentativi, nessuno è stato in grado di trovare un appiglio legale per far togliere ai pacifisti le 14 tende, i cartelli e le fotografie, dalla piazza appena dietro all’abbazia dove il 29 aprile William sposera’ Kate. A farne le spese finora è stata Scotland Yard, che nonostante le pressioni del premier, del ministro dell’Interno e del sindaco, ha le mani legate.
”Ci stanno mettendo addosso una pressione enorme, ma sono loro che hanno fatto le leggi e finora non ce n’è una in base alla quale possiamo agire. Se ci fosse stata l’avremmo utilizzata”, ha detto una fonte interna ai vertici della Met. Con la speranza di liberarsi dei manifestanti, la maggioranza dei quali nella piazza dormono anche, la May ha introdotto un emendamento alla riforma della polizia e della responsabilità sociale che mette fuori legge a Parliament Square ”qualsiasi tenda o altra struttura designata o adattata allo scopo di far dormire o accogliere persone”.
La riforma è tuttavia sul punto di essere votata per la seconda volta alla camera dei Lord e non sara’ legge in tempo per le nozze. Cameron si è sfogato più volte ai Comuni, condannando la situazione e dicendo di non capire perche’ ai manifestanti venga permesso di dormire nella piazza. Johnson invece avrebbe dato voce alla propria frustrazione in privato con la polizia, alla quale avrebbe detto che per il matrimonio i pacifisti dovevano sparire. Nel frattempo, alcuni abitanti della tendopoli pacifista offrono un ramoscello d’ulivo. Maria Galastegui, una manifestante del campo di protesta – iniziato 10 anni fa quando l’attivista Brian Haw per primo monto’ la sua tenda (Haw è ancora lì, non è mai più tornato a casa) – ha scritto a Buckingham Palace e si e’ offerta di coprire i suoi cartelli il giorno delle nozze. Il principe Carlo, ha risposto in una nota la residenza ufficiale di Elisabetta, ha apprezzato l’offerta e ”ha preso nota con attenzione dei punti da lei sollevati”. Intanto emerge che, forse per via dei tanti matrimoni falliti nella famiglia di William, la chiesa d’Inghilterra è già preoccupata che i due una volta sposati si tradiscano. Di oggi e’ infatti la notizia che gli anglicani hanno diffuso una preghiera nella quale si chiede a Dio di fare in modo che William e Kate restino fedeli l’uno all’altra.