ROMA, 4 LUG – ''In nessun documento ne' comunicato dell'Associazione e' mai stata avanzata la richiesta di chiudere siti nazionali ne' internazionali, ne' tantomeno di altre misure 'liberticide''': e' questa la precisazione di 100autori sul problema della fruizione delle opere cinematografiche e di fiction in rete, in merito alle osservazioni di Roberto Cuillo responsabile per Web, dipartimenti e feste del Pd che nei giorni scorsi ha auspicato che ''l'associazione non si faccia strumento di operazioni liberticide e soprattutto non diventi ostaggio dei network televisivi'' ''E non c'e' volonta' liberticida nell'auspicare, come chiedono i 100autori, che si apra una ampia discussione sulla delibera Agcom – aggiunge l'associazione – cosi' che tutti i soggetti interessati possano dare il loro contributo di idee e conoscenze per aggiornare l'attuale diritto d'autore alle nuove tecnologie e per riflettere sul complesso rapporto tra liberta' di informazione e di espressione individuale, che non puo' essere ridotto demagogicamente a identita'.
Nulla vieta che alla fine di questa consultazione le proposte avanzate dall'Autorita' – e che per ora non conosciamo – possano essere radicalmente emendate o rigettate. A chi come Cuillo ci accusa di conservazione nel campo del diritto d'autore, facciamo presente che noi siamo stati i primi – e per anni anche i soli – a chiedere una revisione dell'attuale legislazione, proprio alla luce della rivoluzione avvenuta nel campo della diffusione delle nostre opere. Percio' – conclude 100autori – se c'e' da accusare qualcuno di asservimento e di connivenza con gli interessi delle grandi lobby di Rai-Mediaset-Sky e dei potentati economici legati ai new media, non va cercato tra le nostre file ma tra quelle di chi si e' ben guardato dal legiferare in proposito''.
