
41 bis, Consulta: via il divieto di scambio di oggetti di scarso valore tra detenuti (foto Ansa)
ROMA – La Corte Costituzionale fa cadere il divieto assoluto per i detenuti al 41 bis di scambiarsi oggetti di vita quotidiana di modico valore, come generi alimentari o prodotti per l’igiene personale e della cella.
Divieto che sinora vigeva anche tra i reclusi appartenenti allo stesso “gruppo di socialitร ”.
Per i giudici รจ una norma “inutilmente afflittiva” , perchรฉ senza accrescere la sicurezza impedisce una pur minima modalitร di socializzazione, hanno stabilito i giudici, appellandosi ai principi costituzionali della ragionevolezza e della funzione rieducativa della pena.
Si tratta di una pronuncia destinata a far discutere anche dopo le varie polemiche sulle scarcerazioni dei boss legate all’emergenza Coronavirus.
Esprime “preoccupazione” il presidente dell’Antimafia Nicola Morra, ricordando che la guerra alla mafia non ammette “esitazioni o concessioni”.
“Nel pieno e doveroso rispetto della Consulta, della sua indipendenza e giudizio, non posso non esprimere una legittima preoccupazione: un nuovo pronunciamento toglie il divieto di scambio di oggetti tra detenuti del 41bis dello stesso gruppo di socialitร .
A ridosso della commemorazione di Capaci, dopo aver concluso un lungo e complesso lavoro della Commissione sul 4bis, proprio a seguito di un altro pronunciamento della Consulta, sento l’obbligo di sottolineare che il regime 41bis si รจ rivelato, nel corso degli anni, uno dei principali e piรน efficaci strumenti di contrasto della criminalitร organizzata.
Uno strumento necessario per il nostro Paese a cui รจ stato dichiarata guerra dalle mafie”.
ย “Ancora di piรน – dice Morra in una nota –ย voglio ricordare che il circuito detentivo speciale รจ finalizzato a evitare che esponenti delle consorterie mafiose, in stato di detenzione, si avvalgano del normale regime penitenziario per continuare ad impartire ordini agli affiliati sul territorio e per mantenere inalterata la loro leadership, che si manifesta anche con forme e modalitร di supremazia all’interno delle carceri.
Ribadisco che รจ dovuto pieno e incondizionato rispetto al l’indipendenza della magistratura ma altrettanto doveroso il rispetto nel ricordare che la guerra alle mafie si vince non avendo mai nessuna esitazione o concessione”. (Fonte: Ansa).
