ROMA – Ho una casa e la voglio affittare a una produzione cinematografica. Come faccio? Mi hanno detto che pagano bene per girare le scene dei film: a me servono soldi e sono disposto ad andare a dormire dagli amici, mentre nella mia cucina girano il prossimo cinepanettone.
Per prima cosa, esistono delle agenzie preposte a questo tipo di lavoro, si chiamano agenzie di location. Io privato cittadino, dunque, devo mandare una foto della mia casa e sperare che entri nel circuito di quell’agenzia.
A quel punto scatta la scelta: se l’agenzia che la casa abbia delle caratteristiche idonee per diventare un set, la iscrive al portfolio, una sorta di elenco di “case papabili” dal quale poi attingerà per girare i film.
Infatti, gli scenografi consultano il portfolio dell’agenzia, fino a quando non trovano la casa (in gergo tecnico, location) che più si addice alle loro esigenze.
A quel punto, la produzione contatta il proprietario e si firma un contratto di affitto temporaneo : il contratto serve anche a coprire, tramite assicurazione, eventuali danni.
Avete visto la serie tv Boris? Ad un certo punto, nella terza stagione, il protagonista (Stanis Larochelle, alias Pietro Sermonti) distrugge la casa nella quale si stanno girando alcune scene della fiction nella quale recita. Il direttore di produzione, Sergio, confida agli altri del set che “non è stato stipulato alcun contratto con la proprietaria” e per questo “lui le ha dato un nominativo falso”. Ecco, questo è quello che io, proprietario, non devo mai fare
Quanto posso guadagnare affittando la casa al cinema? In media, un bilocale costa 1000 euro al giorno. Ma, se possiedo una villa a Sud di Roma, posso mettere su fino a 5mila euro in due giorni. Così, almeno l’Imu è pagato…