“Anomalia UnicoOnLine Pf 2.10 per gli F 24 a debito predisposti fino al 27 maggio”: questo misterioso sma, a firma dell’Agenzia delle Entrate, ha raggiunto negli ultimi giorni i cellulari di 200mila contribuenti italiani.
In molti, racconta Rita Querzè per il Corriere della Sera, hanno pensato ad una truffa, e l’hanno ignarato a pie’ pari. Eppure il messaggio in realtà avvisava realmente di un disguido al sistema di pagamento delle tasse via computer, ed era stato davvero inviato dall’amministrazione finanziaria
All’origine dell’errore a tappeto c’è un problema occorso lo scorso 27 maggio agli affezionati di Unico-OnLine, il sistema che consente di compilare il modello Unico (e di pagare quanto dovuto) online.
Quel giorno il sistema non ha funzionato, non è stato in grado di addebitare le deleghe F24 che versano il dovuto al fisco, un acconto che deve arrivare a destinazione entro il 16 giugno, con una mora dello 0,40 per cento per chi arriva dopo.
“Tutti hanno ricevuto online la segnalazione che il pagamento non era andato a buon fine come avviene di solito in questi casi—precisa l’Agenzia delle entrate —. Nel dubbio, però, abbiamo preferito inviare anche un sms ai contribuenti che ci avevano comunicato il numero di cellulare. Duecentomila persone in tutto”.
Eppure in quei duecentomila contribuenti c’erano anche tanti le cui dichiarazioni erano regolari. Ma l’Agenzia delle entrate si giustifica: “In questi casi, meglio un avvertimento in più”.
