Mafia, agguato nel foggiano: uomo freddato a Manfredonia

Un uomo è morto in un agguato avvenuto a Manfredonia, in provincia di Foggia. L’uomo è stato ucciso con colpi di arma da fuoco sparati, da persone non ancora identificate, nei pressi del bar dello Sport, in via Gargano.

La vittima dell’agguato compiuto poco fa a Manfredonia è Leonardo Clemente, di 34 anni, affiliato, secondo gli investigatori, al clan Libergolis che da molti anni si contrappone al clan Romito nella cruenta faida del Gargano.

Sul posto sono intervenuti gli agenti di polizia del Commissariato di Manfredonia. Al momento non è possibile per gli investigatori stabilire se l’omicidio di oggi sia collegato all’uccisione di un giovane, Michele Romito, di 23 anni, avvenuto sempre a Manfredonia l’altra notte.

Nell’agguato avvenuto nella sera del 27 giugno scorso a Manfredonia morì infatti Michele Romito, di 23 anni, figlio di Franco Romito. Questi era considerato un boss indiscusso della zona ma dagli atti del maxi processo alla criminalità locale era emerso il suo ruolo di collaboratore dei carabinieri, circostanza che – secondo gli investigatori – ne aveva determinato l’esecuzione.

Michele Romito è stato ucciso mentre era in auto con lo zio, Mario Luciano Romito, scampato alle pallottole e ferito in maniera lieve al mento. In un altro agguato, avvenuto con le stesse modalità, era stato ucciso poco più di un anno fa Franco Romito. Un agguato feroce: Franco Romito venne inseguito e freddato insieme con colui che gli faceva da autista, Giuseppe Trotta.

Anche Michele è stato ucciso con le stesse modalità: è stato infatti inseguito per almeno 200 metri e crivellato di colpi. Nell’agguato sono stati usati un fucile calibro 12, un kalashnikov e una pistola calibro 7.65. Le indagini sull’agguato in cui e’ rimasto vittima Michele Romito sono affidate – come nel caso dell’uccisione di mercoledì – agli investigatori del commissariato di Manfredonia e della Squadra mobile della questura di Foggia.

Published by
Alessandro Avico